L'altro giorno ho svolto l'ultimo allenamento di qualità. In tarda mattinata sono uscito per simulare il ritmo da tenere nella Cavalcata Carsica. Oltre a simulare il ritmo ho simulato anche la morfologia del terreno non potendo recarmi a Trieste dal Guru. Come sempre tutto bene. Rientro soddisfatto e poi me ne sto tranquillo e beato in famiglia.
La sera, davanti a un bel film, mi chiama lo Squalo del Cellina. E fin qui nulla di strano. Ci sentiamo di tanto in tanto per aggiornarci su stato di forma, famiglia o per una pizza in compagnia.
La cosa strana è che, ogni volta che ci sentiamo, mi torna inesorabilmente in mente un fatto accadutomi con lui durante un'uscita in MTB. Chi mi conosce sa che sono una persona con buona autostima...
Ora, durante quell'uscita in MTB lo squalo del Cellina è riuscito a staccarmi di ruota in un falsopiano in leggera salita. Staccarmi di ruota significa che non è scattato, non è partito a tutta con una folle accelerazione. No! Mi ha proprio STACCATO DI RUOTA! Era davanti a me e, pian piano, aumentava di velocità. Alla fine non potevo credere a quelle due maledette gambe che menavano a quel ritmo. MI SONO STACCATO! Qualche centimetro, un metro e poi addio!
Niente di grave penserete voi. Il problema è che, prima di allora, solo un'altra persona mi aveva staccato di ruota con le stesse modalità e da quella volta pensai che non sarebbe più potuto accadere.
MI SBAGLIAVO!
Così, da allora, ogni volta che mi sento con lo squalo del Cellina ho davanti agli occhi quell'episodio. Non è vergogna la mia (lo Squalo del Cellina è sempre stato un ottimo ciclista), ma una specie di piacevole fastidio che comunque mi lega a lui.
Questo per dire che Domenica, alla Cavalcata, penserò anche a questo episodio per trarne più forza. Le previsioni danno bagnato, non è detto che sia una cosa negativa, magari lo squalo in quest'occasione potrebbe darmi una spinta!
Nessun commento:
Posta un commento