martedì 30 novembre 2010

DARDAGO 28/11/2010: E' RECORD!!!!

Un grazie di cu0re a tutti i partecipanti. I loro nomi resteranno immortalati in questo epicedio.



Accosciati da sx verso dx Laura [in Attesa di Nick(iAdN)], Giusto (iAdN), il PaZz0, Diana (iAdN), la Valchiria
In piedi da sx verso dx Fabio (iAdN), lo Zar, la Tigre, AzzeKKagarbugli, Jani, il Capo (?!?!?!), il Dobermann, Angelo (iAdN), il Dottore, il Fisiotrappista, Mauro (iAdN), il Cico
Alla macchina fotografica (indi, non onde, per cui mancante) il Pres
Sullo sfondo Uno sfondo classico: il solito parcheggio di Dardago, le solite montagne, la solita neve, le solite macchine, etc etc
Mancanti Chi in pellegrinaggio al pedofilario, chi in esplorazione nelle cavità della terra, chi nel fango, chi a casa a dormire fino alle 11, chi dove caxx voleva...

VI ATTENDIAMO SEMPRE PIU' NUMEROSE

domenica 21 novembre 2010

giovedì 18 novembre 2010

IL CALVARIO DELLO GNOMO

DOMENICA 21.11.2010, ore 8.30

Inizia il calvario...

VENITE SE AVETE CORAGGIO!

venerdì 5 novembre 2010

QUANDO LA FIBRA ROSSA DORME...

Dardago 05/11/2010 Ore 4:30

Mi sveglio; non riesco a prendere più sonno; un idea mi balena: allacciare le scarpe e conquistare il Col Scussat.
Un conto è scalarlo alla sera alle 18:00 (NdA tu sai chi sei, tu sai chi sei…), un conto è affrontarlo la mattina presto quando ancora esseri mostruosi inanimati animano quelle cime (NdR scusi 700m sul livello del mare sono da considerare come “cima”? Boh…).

Vestito di tutto punto, parto (NdA Bandana, cuffiette, pila frontale)(NdR e basta?!?!).

Fin dalle prime battute capisco che la musica non mi è di aiuto; è meglio spegnerla. Penso che sia molto più eccitante sentire lo zirlare del cinghiale prima di esserne travolto (ndr zirlare?!?! Scusi, ma dormire un po’ di più invece di andare in giro di notte a spaventare la povera fauna montana, no?).
Scelgo la via più breve : parco giochi Dardago, mulattiera per Mezzomonte e variante cattiva verso il Col Scussat.
Con incedere lento mi inoltro nei sentieri percorsi ormai talmente tante volte che riesco a contarle su di una mano…Stavolta però, li vedo sotto un'altra luce: quella della pila frontale.

Arrivo quasi alla meta, ma mi rendo conto che non vedo più una mazza. Il paesaggio non è dei migliori: in mezzo al bosco con “il scuro e la nebbia” non trovo il ”cammino”.
Panico; la mia vita mi passa davanti come in un cortometraggio. Sono in balia dell (m)ignot(t)o, ma non mi perdo d’animo (NdA come fai a perdere qualcosa che non hai?). Procedo noncurante del fatto che potrei incontrare (in ordine di pseudo-alfabetico):
  1. il fantasma della mucca reclamante la potestà del suo teschio che trovai in questi luoghi tempo fa;
  2. il volto senza corpo di una vecchina dei primi del ‘700 morta in circostanze misteriose (NdA i referti dell’epoca parlano di “uso ed abuso di vibratore in pietra”);
  3. un coglione (NdA specchiandomi in una pozza d’acqua) (NdR e come fai a specchiarti visto che sei “allo scuro e con la nebbia”? te son proprio un NOJOC…);
  4. una gnocca tipo Shining. Si…dai…non ricordate?!?!? Una silfite (NdA prendere vocabolario, grazie) che avvicinandosi ti mostra le sue nude fattezze; poi l’abbracci, la metti come un “animale da lana” e trac…si trasforma in un corpo putrefatto (NdA in questo caso un vero uomo “0-2000” spegne la pila frontale e continua nel suo operato…”);
e tutti quegli esseri che popolano i film quali “La Casa” e che vengono fuori solo di notte, visti dal protagonista scipito a cui nessuno crede, ma che alla fine del film è osannato come un santone.

Constatato che anche in mezzo ad un bosco con “il scuro e la nebbia” di soprannaturale ci sono solo io e che il Col Scussat non riuscirò a trovarlo, torno sui miei passi seguendo le briciole di feci che feci all’andata.
Parte la discesa a bomba. Ma di "bomba" non ha nulla visto che le pila frontale comincia a perdere colpi e i viscidi sassi mi accarezzano più volte il sederino.

In paese ad attendermi una brutta sorpresa: una volante della DIGOS. Nel bosco doveva esserci una “cimice” (NdA cavolo se ce ne sono ultimamente) perché gli agenti mi chiedono il motivo della “bomba”. Cerco di spiegarglielo a gesti, ma non sono soddisfatti così mi portano in questura.
Di lì a poco, svegliato dai bonghi di un bunga-bunga, il mio papi chiama: ”Rilasciatelo immediatamente! E’ figlio di Mubarak, secondo cugino di Obama, amico di Gheddafi e una volta era nel coro delle voci bianche del papa".

Adesso sono libero, ma non ricordo quale sia la strada di casa. Ricorro quindi all’aiuto di una “bagascia” che mi porta a destinazione. Perplessi?!?! Mah si! Cosa avete capito??? Una “guida”!!! Beh, se siete esterofili, allora, “escort”.

Ciaoo oo oo 000 00

lunedì 1 novembre 2010

DAZEROADUEMILA ON TREK






Non ci fermeremo MAI!!!