venerdì 23 dicembre 2011

sabato 10 dicembre 2011

CAVALCATA CLAUTANA 08/12/2011


Dopo la gran prestazione del Maestro alla Cavalcata Carsica una cellula del gruppo (Dino Neutrino) decide di organizzare a sua (in)saputa la Cavalcata Clautana.
Viste le numerose adesioni l'allenamento si è tenuto a porte chiuse ovvero tre partecipanti ovvero Dino "Neutrino"Fruttino, Manuelito e il PaZz0.

Lago del Ciul : Ponte Tramontano

Cosa avranno mai fatto questi pseudo atleti scelti tra la crema avariata del panorama running nostrano? Restando in attesa della traccia GPS persa, probabilmente, in qualche sentiero "me par de qua, me par de là", la redazione si affida alla labile capacità cerebrale di chi vi scrive per conoscere in maniera grezza, senza fronzoli altimetrici, di velocità media, rutti e/o peti ora, etc. etc, ciò che i nostri hanno duramente affrontato.
Se non avete di meglio da fare munitevi di cartine Tabacco 21 e 28 e seguiteci in questo tour virtuale:
(PARTENZA) Pian de Cea (Lesis prov.Claut), Ric. C.ra Podestine (sent.376), Rif. C.ra Caserata (sent. 398), Forcella Caserata (sent.398), Lago del Ciul (sent.398), diga del Ciul, due gallerie buie infinite senza luce e senza pila frontale (2km ca. cadauna); Lago di Ca Selva, Tronconere (sent. 966) , Tranconere (sent.966), Strada degli Alpini (sent. 966), Forcella Clautana (sent.966), C.ra Casavento (sent 966), Pian de Cea (finalmente!)(ARRIVO)
Fortuna volle che in questi luoghi le temperature non sono mai andate oltre i 276 K...

Lago del Ciul : Ponte Tramontano con soggetti poco foto-igenici

Complimenti al nostro sherpa Dino che ci ha condotti in questi luoghi ameni, sinistri e destri.
Inoltre si ringraziano tutti i partecipanti che hanno trasformato un giorno qualunque in un giorno qualunquemente qualunque di PAUAR estremo.

Forcella Clautana : estate 2011 (immagini di repertorio)



Sempre Lago del Ciul : Avvertimenti sinistri....


Frase del giorno :
"Non posso neanche mandarve in mona visto che il giro lo gò deciso mi"
pronunciata in forcella Clautana dopo 6 ore da Dino Neutrino Fruttino


PAUARRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR

lunedì 5 dicembre 2011

CAVALCATA CARSICA 2011


Vi voglio raccontare una storia. La storia del sentiero 3.
E’ fatta di fatica, gioia, solitudine e natura selvaggia.
Pesek, Cocusso, Orsario, Monrupino, Hermada erano nomi che fino a qualche settimana fa non mi dicevano niente. Ora non li dimenticherò più.

E’ difficile fare velocità lungo il 3 per la conformazione stessa del sentiero. Se poi ci metti l’altissima concentrazione che devi tenere per non sbagliare incrocio, l’umidità per la pioggia caduta che rende le rocce estremamente scivolose, la lunghezza, allora capisci che non ti puoi concedere il minimo errore per ottenere ciò che ti sei prefissato.

L'attacco della salita dell'Orsario


Il passaggio a Col di Monrupino

C’è un pezzo del 3 che è fatto di immensa solitudine. Prima qualche incrocio lo trovi e c’è sempre della gente che ti incita. Ma da Col a San Pelagio sei solo, immerso in una natura selvaggia dove il 3 corre con infinite serpentine puntellato di rocce che affiorano da ogni dove. Qui non devi correre, devi danzare saltando da un punto all’altro per trovare la porzione di terreno migliore per te. E quando, infine, arrivi a quei cento metri di strada che devi attraversare e trovi un po’ di persone pronte ad incitarti ti sembra di risvegliarti da un lungo sogno.

Il 3 sembra poi concederti un po’ di tregua ma è una mera illusione fatta a regola d’arte per ingannarti. La velocità che credi di ritrovare è destinata a svanire perché è proprio qui che si paga il conto di tutto quel danzare. Salire il Monte Hermada è un supplizio. Vorrei correrlo veloce ma non è possibile. Vedere poi Jamiano dalla sommità ti scalda il cuore perché comprendi che quello che hai fatto è tanto ed è grande e non puoi più non arrivare, non da qui, perché l’arrivo è laggiù e non lo mancherai per nessuna ragione al mondo.

L'arrivo, il 3 è completato

Questa è la storia che volevo raccontarvi ed ora sono felice perché la Cavalcata Carsica fa parte di me.

Voglio finire ringraziando “il Guru” per avermi convinto a fare questa cosa; Debora perché mi ha fatto sentire come a casa; Emil perché mi ha corso incontro all’arrivo; Claudia perché è sempre con me.