venerdì 12 marzo 2010

DOMENICA 07/03/2010 - UNA TRANQUILLA DOMENICA DI ORDINARIA AGONIA -



Questa volta è il Dottore a decidere. Il camice bianco ci vuole tutti a Frisanco per la settimana mondiale della rettoscopia.
L'allenamento prevede una malsana intersezione di due bellissime FIASP (nda marce non competitive): quella di Frisanco e quella di Fanna. La mail di convocazione parla chiaro: ore 7:30 AzzanoX; ore 7:50 Cinestar; ore 8:30 parcheggio “ambulatorio” Frisanco.

Per taluni componenti, la giornata comincia in ritardo. Il PaZz0 chiama gli azzanesi per preannunciare il suo: 6 min e 30s. Strada facendo è chiamato a sua volta da Mr.T, il quale all ultimo minuto ha rinunciato alla marcia dei Castelli di Susegana.
”Certo che sei in tempo. Ore otto meno cinque al Cinestar” , gli fa sapere il PaZz0.

Dal parcheggio di AzzanoX partono: Il Dottore, il Cico, il Saggio, Ivan e Il PAZz0. La ciurma è equamente distibuita tra le macchine di Ivan e del Dottore.
Dopo pochi minuti, i nostri sono in pausa caffè ad un bar di Cimpello. Uno della comitiva è colpito (nda turgidamente…) dall ostessa e sentenzia: ”La respira? L è ‘ncora calda? Gala i busi al posto giusto? Allora la xe bona!” (nda parole saggie?). E si riparte. Al Cinestar vengono recuperati il Magnavovi e Mr.T. Il primo è quasi in ritardo, mentre il secondo lo è.
“E allora?!?! Partiamo?!?!?!”, tuona Ivan, che deve essere a casa entro le 12:30 per evitare notizie dai legali della moglie.

Arrivati all'ambulatorio di Frisanco, il Maestro non si vede ancora. “Dove caxxx sei?”, gli chiede al cellulare il PaZz0. “Hanno chiuso il Ponte Giulio. Ho dovuto fare un'altra strada”, la replica/scusa maestrale…
Dopo varie urinate da parte dei presenti (nda ricordiamo che l età media dei partecipanti innalza notevolmente i valori del PSA…), giunge il Maestro “sempre vestio a festa” (nda ma va?!?!!?).
Finalmente si parte. "Mi, oggi, non voio far più de un ora e meza!", dice il Saggio. "Ok?", la replica di tutti.

La giornata è subito in salita per qualcuno: il Magnavovi, come al solito, porta la macchina fotografica e delega a “qualcun altro” il compito di fare le foto. ”Ma perché caxxx nn se la porta lui?” , si domanda stizzito questo “qualcun altro”.
Dopo un kilometro circa Mr. T si ricorda di aver lasciato in vista il borsello pieno di denaro (100000 euro in contanti e 3450 in BOT) nella macchina di Ivan. Per i motivi “legali” di cui sopra, quest'ultimo porcona e riaccompagna Mr.T a nascondere il malloppo.
Intanto il resto della combriccola si diletta ad ammazzare il tempo: c è chi fotografa; chi defeca; chi si tocca le proprie intimità e quelle altrui…

Ri-finalmente si ri-riparte. Come sempre a fare da pace-maker ci pensa Mr.T. Purtroppo anche il Cico ultimamente sta prendendo questo viziaccio.
Una leggera salita, un falsopiano e una discesa tecnica su sassi a vista, turpiloquiata in lingua trevigiana, scandiscono i primi 30 minuti del riscaldamento.
I nostri, ora, si trovano in centro a Fanna dove vengono eroticamente stuzzicati da qualche vecchietta che esce dalla funzione domenicale.

Giunge l ora della salita cattiva. “Questa due anni fà ne ha fatti di morti nel campionato regionale di corsa in montagna”, confabula qualcuno. Ricordiamo che, in quel occasione, il Maestro vinse, sfatando la legge che lo vuole “sempre secondo” nelle gare che “contano” (nda una maledizione che a quanto pare si è ripreso….).
Alla fine di questo clivio, c è chi soffre di gastralgia. “Cavolo!!! Ho solo fatto colazione con un kilo di gelato e una panino con del ottimo lardo”, afferma il Cico. ”Par mi, invece, non xe giornata”, replica il Saggio.

Durante l allenamento, gli episodi degni di essere menzionati sono: la sfida tra il Maestro e il PaZz0, che vede soccombere miseramente quest'ultimo; il furto di una slitta in legno da un casolare adibito a covo di serial killer e/o praticanti di riti occulti (nda foto in allegato); la preghiera alla chiesetta di Frisanco (nda anche questa in allegato), nella quale è richiesto il soccorso da parte di un pulmino zeppo di turiste brasiliane ninfomani.
Inoltre, la stanchezza e la disidratazione portano i nostri a saccheggiare la casa dei genitori del Dottore: acqua e cioccolata fondente il bottino.

Dopo 2 ore qualcuno afferma “Non manca poco”. Ed era proprio così…
Li stava attendendo, un salita già incontrata all'inizio dell'allenamento (nda la famosa discesa tecnica su sassi a vista). Ormai, gli atleti, obnubilati dalla fatica, si lasciano andare a frasi e atti disdicevoli.
In primis, il Saggio, il quale, resosi conto che il clivio non finiva al tornate che si apettava, tuona : "MA DIO £”/!()!/(“!!!! MA NON LA XE FINIA ANCORA STA SALITA!!! ME PAREVA CHE DRIO QUEL TORNANTE SE SCOLLINAVA, INVESSE.....PORCA £!”/=!”/()&£!!!!"). Segue il Magnavovi che si trascina lungo il tragitto come un vero bifolco sa fare. “Maledetta quella volta che l ho invitato”, continua a ripetersi il PaZz0 che lo attende strada facendo.

Mentre la maggior parte del gruppo ha finito l allenamento, il PaZz0 e il Magnavovi continuano a girovagare nei boschi. Qualcuno afferma di averli visti accoppiarsi con degli orsi autoctoni. Un ora il ritardo accumulato da questi due.
Fortunatamente, in prossimità dell”ambulatorio”, sono soccorsi dal Dottore in veste di crocerossina: integratori salini mascherati da birra evitano che l'iponatremia e l'ipoglicemia aggravino i danni cerebrali già presenti nei due soggetti.

E alla fine il GPS parla chiaro: 24 km per 1696 m di dislivello...

Alla proxxx

lunedì 1 marzo 2010

CIASPOLADA DEL 27 FEBBRAIO (dal punto di vista femminile)






Collocare il termine epico nella definizione della giornata, anzi meglio, delle sette ore di sabato 27 febbraio 2010,è ancora poco....

Certo, meglio specificare.. non sto parlando di 7 baldi giovani con l'ormai risaputa passione per l’inerpicata....ma di due pie donzelle con l'animo sportivo.. avvicinate alla corsa, all'arrampicata, allo sci di fondo... ma con una particolare predilezione per il cibo, il relax.. elementi che fanno, nelle loro giornate, la scansione delle ore...

Tutto ebbe inizio domenica 21 febbraio. Dopo uno dei loro soliti allenamenti disumani.. di poco più di due ore per i verticali sentieri dardaghesi, i sette baldi giovani..(beh..giovani..bisognerebbe ridefinire il concetto di gioventù..comunque con un'età inferiore ai 65 anni) davanti ad un bicchiere di plastica ricolmo di un the rovente, elaborarono la felice idea di organizzare un sabato alternativo: una ciaspolata. Che nome simpatico per definire una camminata sulla neve, pensai allegramente mentre li osservavo sorseggiarsi il the. Nell'attimo stesso in cui fui invitata, però, un fiume di pensieri, sensazioni, sesti, settimi e ottavi sensi si attivarono creando la fuoriuscita di una parola: folli! Racchiudeva: siete alienati mentalmente, vi manca il raziocinio, siete sconsiderati, illogici, deliranti, avventati, inconsulti....Ho cercato di spiegare che magari il mio grado di allenamento forse non era nemmeno lontanamente vicino al loro...Che con tutta la buona volontà..magari più avanti avrei accettato....che ora sono impegnata nel progetto 13km del giro del torrente Artugna (e già questo la dice lunga.....).

Nulla è valso..si è deciso..anch'io con loro! E' cominciata così, una lunga settimana alla ricerca delle compagne ideali per condividere questa fatica..ad un tentativo di potenziare almeno un po' la muscolatura (accettando di arrampicare a Porto, con Andrea&Eugenio lunedì sera!!) giusto per non sfigurare del tutto..ad effettuare esercizi di auto convinzione che l'impresa era commisurata alle mie potenzialità..magari nascoste!!..che i baldi giovani sono ricolmi di spirito di gruppo e sportivo e questo ultimo punto assieme all'adesione di Tiziana, sono stati il motore per non abbandonare l'impresa....

Sabato 27 febbraio 2010

Sveglia ore 6, il cielo è fantasticamente sgombro dalle nubi, la giornata da lupi di venerdì non ha lasciato alcuna traccia..l'umore è molto buono..l'eccitazione è alta..preparo con cura AGATA destinata a passare una giornata dalla nonna e Jacopo (il cane di Andrea), e poi mi dedico al mio zainetto..cosa mettere o non mettere? dilemma! Panini? Cioccolate? Merendine? Biscotti? Acqua..la risposta del mio caro maritino: ma pensi di andare a fare una gita???Guarda che loro non mangiano se non una mela e un po' d'acqua...Decisamente fuori da ogni mia logica abbandono a malincuore le merendine, i panini..introducendo una MELA..un po' di biscotti e 2 cioccolate..E via...l'inizio è ingannevole: ritrovo alla pasticceria da Marcello..(e l'idea di chi poteva essere se non del PaZz0?):abbagliate da tanto splendore (brioches, pasticcini di ogni genere) Tiziana ed io, tentavamo di capire la strategia: rifornimento super per aver bisogno poi di una sola mela? o meglio evitare l'abbondanza che avrebbe potuto farsi sentire subito, e rifornirsi strada facendo? optiamo per la seconda ipotesi...

Arriviamo finalmente alla sospirata partenza..paesaggio sobrio che non lascia presagire nulla di disumano..questo ci rassicura e con brio indossiamo gli scarponi e ci mettiamo al seguito dei baldi..la strada è larga..neanche troppo ripida..un paesaggio discreto...e 5 di loro che iniziano a tagliare il percorso creando vie verticali..altri due invece sembrano tenere il passo per noi donzelle..ma piano piano il distacco si fa sempre più grande..fino a che non li vediamo più all'orizzonte..eppure non stavano correndo..camminavano!Li raggiungiamo, anzi ci stavano aspettando!!Accenno una stupida frase -tipicamente femminile- “se la strada è dritta non aspettateci.. che piano piano arriviamo!” Risposta tipicamente sportiva: “vi aspettiamo solo perché qui c'e' un bivio..” e poi il sentiero.....qualche foto di rito e via nuovamente...Indossiamo le ciaspole e si comincia..

Il sentiero, gli alberi sempre più vicini, la neve alta..e loro che in un nano secondo...spariti! La salita diventa difficile..si sente solo il respiro affannoso, si smette di parlottare..qualche sospiro..un accenno di tosse..però non molliamo..piano piano..- loro sono abituati - ci ripetiamo, quasi per scusarci del ritardo...e via passo dopo passo, dopo passo, dopo passo...piano piano..ma inesorabili..ed il tempo ha perso consistenza..la salita si fa sentire sulle gambe poco allenate..ma il paesaggio che osserviamo, la neve che calpestiamo, gli alberi che ci circondano, i rami che a tratti ci tagliano la strada, il sole che ogni tanto si fa spazio tra le fronde, l'aria fresca ma non troppo, l'ombra, le orme degli animali che magari sono passati correndo ci fanno sentire parte di un'altra dimensione, ospiti di un'altro mondo assai lontano da quello a cui siamo legate..un mondo che ti costringe a pensare in un'altro modo..dove ciò che conta è la tua capacità di stare con te stessa di capire e dosare le tue forze..di sopportare una dolce stanchezza...di ricaricarti guardando le forme che crea la neve sugli aghi dei pini..magari sgranocchiando un po'di cioccolata.....il silenzio....Un' estensione di un suono particolarmente impercettibile..eppure a tratti musica..altri strazio...paura..sconforto...Il desiderio di sentire le voci del gruppo..la paura di esserci perse...Eppure avanti..avanti..passaggi estremamente difficili che probabilmente non avrei mai affrontato..la voce di Tiziana che con calma guidava i miei piedi quando la paura e la tensione li paralizzava...ed eravamo li, decisamente indietro..magari facendo congelare gli altri..ma anche noi potevamo godere di quella vista..di quelle emozioni...E l'arrivo alla casera..indescrivibile la sensazione di onnipotenza e allo stesso tempo di completa sottomissione alla montagna...la discesaaa...la discesaaaaaa..ripidissima,folle, che non avrei proprio pensato fosse percorribile...Eppure l'ho fatta anch'io..magari facendo aspettare quelle gambette scalpitanti..e leggiadre nonostante tutte le ore che avevano accumulate...Ed ecco finalmente l'arrivo, tanto sospirato, senza parole, senza forze, con un dolore forte, ma con una gioia nel cuore e una leggerezza dello spirito inspiegabile..come se mi fossi nutrita di quei paesaggi fiabeschi fuori dal tempo e dallo spazio, di quei silenzi.. di quel respiro affannoso, di quel battito accelerato....Aver avuto la possibilità e, soprattutto, non averla fatta sfuggire, di diventare protagonista di quelle fatiche..di aver condiviso con quel gruppo di folli una giornata fuori dai limiti..(per me!) si può definire solo che EPICO!!

Un grazie sincero a tutti!!!

ALLA PROSSIMA!!! O forse ci ripenserete prima di proporre???