giovedì 16 dicembre 2010

DOMENICA 12 DICEMBRE "CRONACA DI UNA GIORNATA DI TRAIL ORDINARIO "


ATTORI IN ORDINE SPARSO:
IL DOTTORE, IL CAPO, LUCA (in a.d.n.n.), IL CICO (petomane), L'AZZECCAGARBUGLI, IL FISIOTRAPPER.

LA PARTENZA:

La mattina ha l'oro in bocca, ma a qualcuno riserva profumate sorprese.
I 6 impavidi, nati da una costola della "0-2000", non traditori ma scissionisti di "Frisanco", si ritrovano alle 7.45 e subito si nota che non è giornata di armonia, il Dottore ed il Cico non sono d'accordo sugli obiettivi e sui percorsi, dopo discussioni ed anatemi vari del dottore, si parte senza chiare idee ed il "FISIO" ci mette subito del suo, CARONTE DEI 6 LI TRAGHETTA nella sua Ulisse in quel di Marsure passando per Tiezzo (caffè dalla tettona) e Prata per poi approdare con insolite circumnavigazioni alla casa degli alpini in zona Marsure, inutile dire che il tragitto è movimentato come si addice ad un CARONTE da competizione, tanto che uno dei sei si sente a disagio e, ripetutamente, abbassa il finestrino posteriore per consentire strani ricambi d'aria, il petomane.

SCELTA PERCORSO:
Casera de quà, casera de là, forcella, gnomo, (384-487-740 non sono modelli fiscali ma codici cartografici "Tabacco") alla fine il CICO (alias petomane del giorno) impone la sua scelta, il dottore prima di partire ha detto: "VEDRAI CHE TROVIAMO LA NEVE, SEI SICURO DEL PERCORSO?" Il CICO ha risposto: " MA VA A ....' " e tant'è i 6 partono, a detta del Cico la prima parte era un pò ripida ma poi il tutto spianava in una paradisiaca passeggiata per mammine con carrozzina.

PERCORSO:
Primo chilometro in 35 min. ho giù di lì con 700m/ca di dislivello, chi riusciva camminava, gli altri annaspavano con mani ed unghie alla ricerca di appoggi, ogni tanto un folletto passava di lato saltellando ed irridendo le leggi di gravità (IL FISIO), poi dopo il primo muro un secondo livello, ancora più duro pend. media 40-50%?, attendeva gli impavidi, il CICO davanti teneva tutti a distanza, nel senso che intimava lo spazio per scaricare le sue turbine intestinali, gli altri procedevano sempre più convinti che "el dotor l'aveva reson".
A metà del secondo livello appaiono strane chiazze bianche a terra, presagite dal dotòr, che vanno sempre più intensificandosi per diventare una coltre continua ed immacolata che i 6 si apprestano a calpestare, a volte in superficie di una crosta ghiacciata a volte sprofondando in aree meno dure assaporando il brivido della prima neve nei calzini.
Così tra neve e sassi, rovi e sterpaglie, profumi silvestri e intestinali si arriva alla meta, il campo visivo si spalanca improvvisamente e in una sorta di altopiano una coltre bianca immacolata stacca il cielo dalla terra, "tra neve e cielo" in un paesaggio fiabesco e privo di segni antropici, (a parte il cartello indicatore, una baita in monopanel e due paletti di confine) i 6 assaporano...... quello che cercavano?
Le foto documentano il momento e non danno giustizia delle qualità cromatiche del paesaggio!

IL RIENTRO:
Il percorso per il rientro è trovato dopo alcune indecisioni accompagnate da imprecazioni varie, tutte indirizzate verso una persona, una discesa assassina si apre davanti agli occhi del Capo che inizia già a pensare al proprio testamento biologico.
Il calvario dello gnomo, o giù di lì, in discesa è una pacchia da leccarsi i baffi, peccato non avere un paracadute a bordo, ovviamente i "soliti kamikaze" si buttano furiosamente lasciando il malcapitato in coda al gruppetto, insieme a Luca per la prima parte poi solo, anche Luca giustamente el se stufa e va per conto suo, solo il FISIO ogni tanto si degna di aspettare incitandolo con parole irripetibili (forza ETO'O).
Alla fine della discesa i fuggitivi aspettano l'ultimo imbranato discesista, quando poi ritornano asfalto e salita IL CAPO improvvisa un rush finale da "Tourmalet" ma, sigh, parte presto ed il Dottore lo affianca tranquillamente per poi staccarlo inesorabilmente sull'ultima rampa.

Il DOPO:
Birre, Patatine commestibili e non, crostini vari, ancora birre e qualche ombra compensano degnamente e danno il giusto senso allo sforzo compiuto, onorando la perfetta compagnia dei 6.

CONSIDERAZIONI FINALI:
IL DOTTORE e l'AZZECCAGARBUGLI erano reduci dall'uscita di sabato a Frisanco, complimenti ad entrambi;
Il LUCA (in A.D.N.N.) dimostra che quando si è giovani e forti no serve alenase tant par mete in fila tuti;
Il FISIO subito dopo la corsa sembra uscito da una passerella di Dolce&Gabana;
IL CICO le un rompi..... però si fa perdonare perchè alla fine el ne ha portà proprio in un bel posto;
IL sottoscritto (CAPO) che si è sorbito tutta la cronaca della giornata, ringrazia i compagni di viaggio.

FOTO gentilmente concesse dal fisio che sicuramente è meglio come podista e massaggiatore che come fotografo.

1 commento:

  1. Vorrei ricordare che Domenica gli uomini "dazeroaduemila" si sono divisi in 3 luoghi diversi: Gemona (marcia defaticante...), Marsure (allenamento altamente selettivo...), Piancavallo (skating per incremento ematocrito...).
    La specie non rischia l'estinzione!

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