mercoledì 13 aprile 2011

TRAVERSATA DEI COLLI EUGANEI (PaZz0 VERSION)

Camminate lunghe in montagna ,bi-giornalieri, bi-fine settimanali con bi-ripetute in salita PAUAR (nda fonema venesian del più conosciuto grafema inglese POWER) hanno caratterizzato la mia collezione di uscite inverno- primavera 2010/2011.


Sono partito il sabato con il Maestro, the Pink Trattor e I-nain direzione Rocca “Overlook” Pendice Hotel di Teolo (vedi fig.A). Questo albergo,infatti, nulla ha da invidiare a quello più famoso custodito gelosamente da Jack “Nicholson” Torrance. Dagli ascensori alla tappezzeria ,tutto lascia presagire al possibile incontro notturno o con delle gemelline ninfomani trucidate o con un bambino rompipalle a zonzo per i corridoi con il suo triciclo di feci (vedi sempre fig.A...).



L’albergo ci offre solo il posto letto in loculo, affrescato con tappezzeria ottocentesca, e colazione a buffet. L’istinto di sopravvivenza ci porta quindi alla ricerca della cena. Finiamo in un Osteria a menù fisso: antipasto, 2 primi, 5 tipi si secondo alla griglia, insalata, patate fritte , cipolla e fagioli, formaggio ,dolce, caffè e sgroppino. Il tutto per la modica cifra da 17 euro ma con apporto calorico troppo pantagruelico per una sera antecedente una gara stessa. Soddisfatti dal sellisternio, rientriamo in albergo e “A NANNA!”

Al solito la mia sveglia biologica suona alle 4:30. Faccio colazione in camera con la sbobba che ho avuto cura di portarmi da casa: farina avena, cacao magro, nocciole, mandorle, semi di sesamo e di girasole, uvetta, marmellata e dulcis in fundo ricotta. L'aspetto molto emetico è un misto tra coppa bianca e pupù di un neonato .
Svuotatomi interiormente dal peso dei peccati serali, cerco di tornare a dormire, ma non riesco. Fa niente.

Ore 6:30 colazione ufficiale. Nella hall, il barista Lloyd ci indirizza al tavolo. Stranamente nella sala ristorante troviamo un sacco di trailer (ndr non sono film in prossima uscita). Ci chiediamo che cosa ci facessero lì loro così come noi stessi.



Si parte per Villa di Teolo dove alle 8:00 cominceranno le danze. Poco prima della partenza saluto, Bad, Dino Fruttino, El Bortol, I-Nain, Mercurini alla riscossa e Pink Trattor (nda in ordine alfabetico per evitare diatribe) e vado a raccogliere gli ultimi consigli del Maestro: “Prendila con calma e alimentati bene “ (nda quest ultimo consiglio l ha voluto dare solo a me…)

Al soave suono delle campane, si parte. Le gambe stanno bene, girano e lo vedo sulle prime salite che mettono già al passo alcuni partecipanti. Ogni 40 min ci scappa un fruttino al mirtillo e/o albicocca e gli arti inferiori ringraziano del carburante. Ai ristori mi fermo a bere parecchia H20 evitando con cura sali e/ o minerali per non incorrere in un aumento del potassio nel sangue il cui effetto indesiderato già sperimentai all’edizione 2009 della Camignada (nda cagarme in prossimità dell' addoss )

Superata metà gara mi aspetto la crisi ma questa non arriva. “PA...gnam gnam....U...gnam gnam....AR!”, con un fruttino impastato nel palato bofonchio tra me e me

Tutto procede per il meglio. Cerco di non farmi prendere dalla foga di chi mi supera in salita e di chi in discesa. Vedendo tanta cattiveria nei miei confronti, mi chiedo:” Siamo appena al 25 km e c’è chi tira le discese in iperventilazione!??!”. “ Bravi”, penso tra me e me , “ Sono dei trailer rodati”. Talmente rodati che di lì a pochi kilometri comincio a raccoglierli con la leccarda.

La strada continua tra sali e scendi. Ormai sono solo; continuo ad andare avanti...avanti...avanti…

Arrivato al ristoro del 31 km chiedo chi fosse a condurre. “L’è un da Pordenon, el pesarà trenta kili bagnà. Non se pol pesar cussì poco”, dice il saggiamente il ristoratore. Capisco che è il Maestro (sempre la solita fig.A sotto e/o sopra). Mi compiaccio: il PAUAR ha impossessato anche lui.



Al 34 km sento le VULVE-zuelas dei miei compagni di squadra e un Can che grida: “PAUAR”. L'oggetto dell’urlo del soggetto (animale) mi mette carica, rispondo anch io con lo stesso fonema spaventando il concorrente davanti a me. Avevo dato ordine di farmi trovare dei fruttini al latte condensato di vulva, ma non sono stato ascoltato. Chiedo acqua frizzante e Koca, ma l'ordine mi viene evaso dopo un quarantina di munuti circa. Non capisco chi finora si è compiaciuto dei ristori abusivi del Gruppo…
Il Can e la Tigre mi chiedono come sto. “Per il momento, tutto ok!”, farfuglio e riparto.



Scorgo in lontananza the Pink Trattor che procede a passo lento ma costante. Appena mi affianco a lei questa mi reguardisce : "Ma dov'è finito tutto il PAUAR?". Infatti da lì a pochi metri, dietro un vigneto, Ganimede ( nda satellite di Giove) si appoggia amorevolmente sulle mie spalle. Il peso del satellite più grande del sistema solare comincia a modificare la mia percezione dello spazio-tempo e il kilometro che conduce al Santuario (nda dedicato a una delle tante Madonne) è un calvario. Sto per cominciare a pregare ma subito ritorno in me grazie al miraggio di una donna in topless (nda in realtà era un gatto che stava facendo i bisogni).



Al santuario l’immacolata e/o incoronata e/o beata(?) vergine getta lo sguardo compassionevole verso il suo umile figliuolo e la gamba riparte. E via giù per un pezzo di asfalto (nda maledetto cimento), bosco e di nuovo un tratto di cimento che porta all’imbocco della salita finale . Arrivato all’ultimo ristoro mi getto a capofitto sui 3km rimanenti , caratterizzati da un primo tratto di esaltante discesa tecnica a gradoni / misto radici ed un secondo di asfalto molto ripido che mi conduce verso l agognata fine. La gioia mi pervade quando sento il beeepppp finale creato dall’accoppiamento elettromagnetico del chip che indosso con la pedana sottostante ai miei piedi (nda TDS ormai sta monopolizzando tutto, dalle FIASP all’ingresso nei bagni pubblici).

Ringraziamenti:

- al Signor Caso che mi ha dato la capacità, che potrebbe sembrare banale ma non lo è, di deambulare e di correre con le mie gambe fino ad ora (ndr Del-doman-non-v’è-certezza-e- vivi-ogni-giorno-come-se-fosse-l'ultimo PRODUCTION) ;

- a tutti quelli che mi sono stati vicino e lontano (ndr sicuramente più fortunati questi ultimi);

- al PAUAR!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Inoltre esprimo a nome di tutti gli atleti "0-2000" solidarietà totale a Ivan Zufferli (vedi fig.A sotto) tradito dalle scarpe troppo grandi inviategli dallo scarpificio che lo sponsorizza.
Vinci per noi in Senegal ma okkio ai francesi che hanno i cacciabombardieri in zona.



Ciaoo 0000 o

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