Sembra incredibile ma ormai quella che era la LUT 2011 se ne è già andata. E' andata via non senza aver lasciato traccia del suo passaggio che come un indelebile ricordo ha scalfito le nostre menti. Raccontare tutte le emozioni sarebbe impresa ardua e infinita. Certo è, che assaggiare il sapore che una posizione da podio può dare, non ha prezzo; che poi sia meritata oppure no questo non lo so: in terza posizione eravamo e con testardaggine ho tentato di manternerla...invano.
pettorali da0a2000
La crisi mi ha colpito alla salita del rifugio chiggiato.
I 24min di vantaggio procuratemi dal PaZzO nella frazione di staffetta precedente svanirono con il semplice e umile di gesto di agevolare il mio sorpasso. Gara dura, durissima, impervida, tecnicissima, senza sosta, ma a tratti persino amica, come la discesa da forcella piccola verso capanna degli alpini e gli ultimi km finali, mangiati in un boccone. Ma ciò che colpisce l'immaginazione più di ogni altra cosa, è il ricordarsi cullati in quei sentieri dove la fatica sembra essere messa in secondo piano dall'ammirazione totale nei confronti dell'infinito: superare la foresta di Somadida per trovarsi al di sotto della torre dei Sabbioni, per poi accorgersi, come d'incanto, di essere al cospetto del re delle Dolomiti...il monte Antelao.
E come non ricordare tutti i volti amici che hanno partecipato a questa edizione: il Maestro, il cicco, l'azzeccacarbugli, il fisiotrappista, il geppo, e tutti gli altri che mi perdoneranno per non averli menzionati.
il geppo ed il PaZzO
Beh...la LUT 2011 non è stata solo fatica e sudore ma è stata (e lo sarà) soprattutto un viaggio nel cuore e nella coscienza di ognuno. E con lo spirito del cavaliere errante rinnoviamo il nostro appuntamento a quella che sarà la prossima edizione!!!
Buongiorno
RispondiEliminaprima di tutto volevo comunicare che i minuti non furono 20 ma 24.
Secondo prima di pubblicare un post bisognerebbe giustificarlo altrimenti mi sembra di leggere il blog del Mercurus...
Ho messo a posto!! :P
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